
Prestazioni discontinue per uno degli uomini chiave dei biancocelesti
Numeri che non brillano per Luis Alberto. Il Mago della Lazio incanta solo con qualche lampo, ma la scia luminosa del suo talento sta avendo troppe interruzioni. È spesso imbronciato, e le sue prestazioni sono davvero discontinue. Non trascina più la squadra con le proprie invenzioni. O almeno, non come lo faceva in passato. Questa sua discontinuità sta sempre più imprigionando le sue qualità. Dopo le scintille estive con la società, Sarri lo punzecchia, esortandolo a fare di più, come i grandi giocatori come lui sono soliti a fare.
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Andamento inconstante
Un avvio di stagione incolore. Un voto che non arriva nemmeno alla sufficienza, probabilmente un 5,57, che rispecchia proprio questo andamento incostante. Tra Campionato ed Europa League. Sempre in campo, ha collezionato 9 presenze complessive, una volta partendo dalla panchina, alla prima di A ad Empoli. In casa, contro La Spezia, un gol assegnato, dopo aver fornito tre assist. Ed in mezzo, molte pause. Nelle prime quattro gare di Campionato e nelle due sfide di Coppa, è stato sempre sostituito. Ed appena viene chiesto il suo cambio, appare con il viso imbronciato. Tranne durante la partita di domenica, quando La Lazio era già colata a picco dopo il terzo gol del Bologna, e lui fu richiamato in panchina da Sarri, al 26′ della ripresa, per avvicendarlo con Akpa Akpro. Un’altra partita da dimenticare per Luis Alberto.
Luis tra alti e bassi
Tre giorni prima della partita però, Luis si era fatto ammirare alla guida della manovra contro la Lokomotiv Mosca. Stessa cosa una settimana prima, che nel derby, da un’intuizione, si era svolta una ripartenza che, rifinita da Immobile, ha portato Felipe Anderson a segnare il terzo gol, rivelatosi poi decisivo per i tre punti assegnati.
Per la Lazio, un avvio stagionale non dei migliori
La stagione è cominciata con gli attriti della società. A partire dal ritiro di Auronzo, raggiunto con 5 giorni di ritardo, con la richiesta di essere ceduto. Dal mercato, non sono arrivate offerte, tanto meno quella da 50 milioni indicata dalla Lazio, caratterizzata dal rinnovo sino al 2025.
Sarri sprona il Mago a fare di più
E qui passiamo decisamente alla stoccata di Sarri. La situazione si è poi ricomposta, passando dall’entusiasmo dell’inzio per il gioco del tecnico. Ma non per molto tempo, perchè poi, in campo, sono subentrate delle difficoltà. Maggiori compiti in copertura, richiesti dall’allenatore agli interni nel 4-3-3. Nuove esigenze di ruolo, in cui Luis Alberto non è ancora riuscito a immedesimarsi, forse non del tutto o forse proprio niente. E a causa di questo, il suo andamento, procede in maniera del tutto poco costante. Ma domenica, Sarri, non si è risparmiato, approfittando di volgere un rimprovero anche a Milinkovic, nella fase difensiva. Grandi giocatori, ma si devono dare da fare. Adesso, al Mago, non gli resta che inventarsi un dribbling dei suoi, per fronteggiare questi nuovi ostacoli e superarli, per poter riconfermare tutte le qualità del suo repertorio.